Nuova maglia: svolta “Green”, con una gran giocata di marketing

Negli ultimi giorni ha creato molto scalpore la voce circolata riguardo a quella che sarebbe dovuta essere la nuova prima maglia della società biancoceleste per la prossima stagione. Il tam-tam social, messo a segno da alcuni noti giornalisti dell’etere romano, principalmente legati al mondo radiofonico laziale, ha creato non poco scompiglio tra la tifoseria capitolina.

La notizia, lanciata per vie traverse dai giornalisti in questione (poi rivelatisi in assoluto accordo con il marketing della società di Lotito) tramite i propri canali social, vedeva nel colore “VERDE” la nuova identità della casacca che la formazione del neo-tecnico Sarri avrebbe indossato durante il prossimo campionato. Con il passare delle ore poi la notizia ha preso inevitabilmente piede, con i tifosi in rivolta mediatica per l’abbandono del biancoceleste dopo 121 anni di storia e numerosi giornalisti, gabbati anche loro, a riportare sulle proprie testate il fatto come dato certo, anche per l’autorevolezza delle persone da cui era partito il tutto.

L’ansia cresceva, la notizia diventava di dominio nazionale, con il marketing biancoceleste che si apprestava a creare la giusta attenzione per ciò che stava per accadere, con una grandissima giocata a livello mediatico. Tra la disperazione di alcuni, le prese in giro dei dirimpettai cittadini, ancora emozionati e mascherati a tema per l’arrivo di Mourinho, ed eccitati per il possibile abbandono dei colori tradizionali da parte dei cugini, si apprestava ad andare a segno un colpo ben assestato da parte della società biancoceleste.

Con grandissimi interrogativi per la giornata di lunedì, quando la società capitolina avrebbe dovuto svelare finalmente la nuova maglia ed in piena attenzione mediatica per l’evento, la Lazio sabato 3, quindi con due giorni d’anticipo, anche a testimonianza dell’attesa creatasi attorno alla notizia lanciata indirettamente in precedenza, ha poi pubblicato un bellissimo video accompagnato dalla voce di Pino Insegno che ha definitivamente svelato l’arcano con la gente, laziali e non, così come addetti ai lavori e non, a bocca aperta per l’accaduto.

La prima maglia della Lazio è e resterà biancoceleste, come la storia vuole, ma la società ora guarda anche all’ambiente e pensa in “GREEN”, l’unico “verde” che le interessa oltre a quello del terreno di gioco, e lo farà  indossando una maglietta, durante tutto il prossimo campionato, in un filato tecnologico ricavato proprio dal riciclo della plastica, grazie alla solita straordinaria collaborazione con l’azienda Macron. Lo farà, come annunciato magistralmente nel video di presentazione, trasformando l’inutile in utile, guardando al futuro del nostro pianeta nel lancio di un segnale importantissimo e, come spesso accaduto nella storia della società capitolina in diverse situazioni, da primissima della classe anche in questo settore

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